Il porto sicuro dei metalli preziosi non tradisce le aspettative
Il 25 Febbraio scorso è stata una delle ultime volte che abbiamo parlato di oro, concentrando l’attenzione su un certificato emesso da BNP, ISIN XS1988382252 emesso a Luglio 2019.
Eravamo a pochi giorni dal lockdown italiano e non avendo né il coraggio, né lo “status” di Warren Buffet che incitava a comprare azioni nonostante nel breve avrebbero potuto perdere anche il 50%, ci concentrammo su questo prodotto perché una strategia di investimento basata su opzioni, come è un certificato, e su un bene rifugio, come l’oro, ci sembravano la cosa più saggia nell’imminenza di una crisi profonda.
Effettivamente questa soluzione di investimento non ha tradito le aspettative, mantenendo sostanzialmente invariato il suo valore dall’emissione (oggi il certificato vale 100) e difendendo l’investitore dai crolli del mercato. Anzi, poiché si tratta di un prodotto emesso in dollari, chi lo ha comprato in prossimità dell’emissione, come vedremo in seguito, contabilizza un utile del 3,5% grazie all’apprezzamento del $ rispetto all’euro. Il prodotto è a capitale protetto al 100%, quindi a scadenza (25/7/2022) il rimborso al nominale è garantito ed il detentore sarà soggetto, come detto, solo alla variazione euro-$…