Il 2021 sarà l’anno del vaccino. Ecco come guadagnarsi l’immunità anche sui mercati
In un contesto caratterizzato da una forte domanda su base mondiale di prodotti medici e con centinaia di milioni di dosi di vaccino già prenotate, può essere interessante investire sulle aziende del settore con l’aiuto di prodotti finanziari costruiti ad hoc. Siamo andati a cercare una soluzione di investimento sul tema che potesse offrire una visione di lungo periodo, ma allo stesso tempo fornire ritorni attraenti ed una buona protezione perché nonostante lo scenario di fondo sia favorevole, ricordiamo che il Covid ci ha abituati a repentini cambi di rotta non appena qualcosa inizia ad andare storto. Si tratta di un Phoenix, Isin XS2121699511 con sottostanti Astrazeneca, GlaxoSmithKline e Sanofi che oggi quota sotto la pari a 91 euro. Il certificate emesso da Bnp offre una lunga esposizione sul settore con scadenza a maggio 2023.
Investire nel settore pharma attraverso lo strumento del certificato offre maggiori garanzie rispetto ad un investimento diretto nelle azioni delle stesse società perché permette di proteggere il capitale anche nel caso in cui dovessero esserci fasi di calo dei titoli sottostanti grazie alla protezione della barriera, posta al 70% dei prezzi strike. Il prodotto garantisce premi trimestrali del 2,7% (pari al 10,8% l’anno) se i tre titoli non sono crollati, rispetto al loro prezzo iniziale, del 30%.
Se il prodotto dovesse essere rimborsato e quindi i tre titoli dovessero tornare, per esempio a maggio 2021, sopra il loro livello di prezzo iniziale (strike), questo permetterebbe all’investitore di realizzare in poco più di quattro mesi, sulla base dei prezzi attuali di 91 euro, un rendimento superiore al 15% tra capital gain e cedole trimestrali.