Utility: un buon affare per rimanere a galla dopo i recenti cali
Tempesta perfetta sulle Borse colpite ieri dall’epidemia da coronavirus e il crollo del petrolio. Oggi i listini provano a rialzare la testa. Milano guadagna un timido +1,7% dopo il -9, Il petrolio rimbalza del 9%.
Il ministro dell’Energia russo, Aleksander Novak, ha dichiarato che “nuove riunioni sono in programma per i mesi di maggio e giugno. Il fatto che l’accordo non sia stato esteso oltre il primo aprile non significa che cesserà la nostra cooperazione con i paesi aderenti all’Opec”.
Nel calo generalizzato di questi giorni siamo andati a cercare con il lumicino i titoli che si difendono meglio e, anche stavolta come nelle tempeste passate, i grandi vincitori sono le utility, tradizionale comparto rifugio. Oggi Enel è in rialzo dello 0,61%, Terna +1,15% e Snam +1,45%.
Il panico spinge gli investitori a spostarsi verso quelle società che offrono servizi di cui è difficile rinunciare come, appunto, le utility da sempre più resilienti in caso di rallentamento economico. Il comparto da inizio anno cede l’1,3% contro il 16% dell’Eurostoxx 600.
In questo clima di incertezza con i mercati deboli ci sono delle occasioni interessanti su cui puntare che coniugano bene protezione e rendimento. E’ il caso dei certificate perché da un lato permettono, in caso anche di cali lievi dei sottostanti, ritorni elevati e allo stesso tempo offrono protezione. Siamo andati a scovare un caso particolare che a questi prezzi appare interessante: il certificate Phoenix Worst of emesso da Bnp Paribas con sottostanti Enel e E.ON ad Isin NL0014092074.