Oil company a questi prezzi le occasioni non mancano
Tempesta perfetta sul settore oil. Crollo della domanda e boom dell’offerta mandano al tappeto il prezzo del greggio con Brent e Wti con cali di oltre il 60% da inizio gennaio mentre le oil company corrono ai ripari tagliando i costi e ritoccando profondamente i piani industriali.
Siamo andati ad analizzare i probabili effetti sulle maggiori società del settore e il risultato è che non per tutte le compagnie sarà un disastro, dipenderà dalla solidità dei loro bilanci e dalla capacità di adattarsi al nuovo scenario.
Per capire come reagiranno i bilanci delle società del settore messi sotto stress, in primis dobbiamo interrogarci a che livelli e per quanto tempo il prezzo del greggio rimarrà depresso.
Sul fronte delle major la situazione, rispetto alle crisi passate, è profondamente diversa. Le compagnie hanno imparato la lezione e ora si presentano con posizioni finanziarie solide ma soprattutto un’ampia flessibilità.
Con un prezzo medio del greggio quest’anno a 40 dollari al barile è ragionevole pensare che gli investimenti nel settore caleranno di 100 miliardi di dollari. Abbiamo gettato un rapido sguardo sui primi interventi annunciati dalle major mondiali per poi chiederci cosa potrebbe succedere alle società petrolifere e affini in Italia scoprendo situazioni profondamente diverse a fronte di un contesto comune.