Utility: un porto sicuro coi mercati in tempesta
Il contagio da coronavirus in Borsa non ha risparmiato nessuno, l’indice Eurostoxx 600 la scorsa settimana ha perso il 25% e in rosso sono tutti i settori che lo compongono. Eppure tra i singoli comparti le differenze sono ampie. A difendersi meglio di tutti il settore Healthcare con un -8%, a seguire le utilities, che come sempre in queste situazioni di crisi, mostrano la loro resilienza, con un calo del 16%. I peggiori trasporti con un -48%, e a seguire banca -44% e auto -42%. La situazione, sanitaria, almeno in Italia regala qualche timida speranza, ma sul fronte economico è ancora presto tirare le conclusione. Siamo dunque andati ad analizzare se come in passato il comparto utilities avrà ancora le spalle forti per limitare le perdite e se già ora può essere una valida soluzione di investimento.
Un’ottima soluzione per entrare sul mercato sostituendo il rischio totale d’investimento con un rischio asimmetrico, è quello di approcciare ai certificates, strumenti d’investimento che, a differenza delle normali azioni, aggiungono un livello di protezione al capitale investito anche in caso di bruschi cali dei sottostanti.
Un’interessante occasione che coniuga protezione e rendimento è il prodotto studiato da Bnp Paribas, da sempre attenta alle dinamiche di mercato e ai trend di sviluppo quali il tema Esg e, a inizio marzo, ha emesso una gamma di certificate ad hoc che possano rappresentare una valida scelta per la diversificazione di portafoglio. Il certificate da noi selezionato è il Phoenix Maxicedola con Isin XS2067770011 e sottostanti Enel, Snam e Terna.
Analizziamo il funzionamento del certificate…