Difendersi dall’incertezza con il certificate di Exane
Il calo dei mercati di questi giorni sta facendo emergere occasioni interessanti. Da inizio della crisi il nostro principale listino ha lasciato sul terreno il 9,2% contagiando in maniera particolare il settore bancario. Adesso, nessuno può sapere con certezza dove andrà il mercato e la situazione è molto fluida. A breve possiamo aspettarci un rimbalzo se non ci sarà un’espansione dell’epidemia fuori dai confini di Cina, Italia e Corea del Sud oppure se arriverà un intervento da parte delle Banche centrali. Al contrario la situazione potrebbe aggravarsi se Paesi con Pil importanti come gli Stati Uniti o Germania dovessero registrare un espandersi dei contagi .
In queste situazioni i certificate sono un ottimo strumento perché da un lato permettono, in caso di recuperi anche lievi dei sottostanti, ritorni elevati e allo stesso tempo offrono protezione. Siamo andati a scovare un caso particolare che a questi prezzi ci sembra una buona occasione. E’ il Maxicedola emesso da Exane con Isin FREXA0020984 e con sottostanti tre big bank italiane (Ubi, Banco BPM, Unicredit)
Nelle ultime sedute i tre titoli hanno registrato importanti cali eppure quotano ancora sopra il livello iniziale. Alla prossima data di valutazione (16 marzo) poco più di due settimane, il certificate che oggi passa di mano 935 euro potrebbe venire ritirato a 1000 euro e staccare una cedola dello 0,5%. Contando che il rimborso avverrebbe poi il 26 marzo l’investitore in un mese guadagnerebbe il 7% in un mese