26 Giugno 2020
A caccia di utility
In questa difficile fase di mercato il comparto ha mostrato una grande capacità di tenuta. Investire sul settore potrebbe rappresentare un’opportunità per ridurre il rischio offrendo al contempo un buon potenziale di crescita. Interessante è il Phoenix con Isin XS2067770011 emesso da Bnp Paribas che ha come sottostanti Enel, Snam e Terna. Il prodotto oggi quota sotto la pari a 976 euro e stacca cedole dell’1,15% al trimestre. La forza del certificate è che ha buone possibilità di essere rimborsato in anticipo a 1.000 euro già a settembre. L’investitore in meno di tre mesi registrerebbe un guadagno di oltre il 3,15% che annualizzato supera il 12%.
Comunicazione di marketing
Le utility proseguono dritte per la loro strada. Dall’inizio dell’anno la perdita dell’indice del comparto europeo è pari a solo l’1,26% contro quella dell’Eurostoxx50 del 13,6%.
Il settore è uno di quelli che ha risentito in minor modo della crisi provocata dalla pandemia grazie ad alcune caratteristiche essenziali: le aziende di pubblica utilità sono capaci di garantire utili stabili, pagano dividendi interessanti e in Borsa hanno un andamento generalmente poco volatile.
Le società operanti nel settore devono la loro resilienza anche a maggiori attività di diversificazione: sia perché coprono ad ampio spettro i servizi pubblici locali, sia perché sono favorite da un business meno ciclico di cui buona parte regolato e con bassa correlazione alle fluttuazioni della domanda.
Nel corso dell’ultima earning season il settore è stato capace di fornire importanti dimostrazioni di forza. Le aziende si sono presentate con solidi conti…