16 Settembre 2019
Attacco all’Arabia Saudita, vola il greggio
Il certificate di Unicredit con Isin DE000HV45R38 punta su due big del comparto italiano, Eni e Saipem, stacca una maxicedola incondizionata del 9% a dicembre, poi si passa a cedole semestrali del 2,9% (5,8% annualizzato) se i sottostanti non perdono oltre il 25%. Possibilità di rimborso anticipato tra un anno.
Comunicazione di marketing
Disastroso attacco agli impianti petroliferi dell’Arabia Saudita. Il prezzo del greggio vola, con il future su Brent (66,60 usd) e quello sul Wti (60,10 usd) in rialzo di quasi il 10%. Si tratta di una delle variazioni giornaliere più ampie degli ultimi tre anni. In avvio delle negoziazioni, il guadagno era arrivato addirittura a sfiorare il +20%, un incremento in apertura mai visto da quando esiste questo mercato (1988).
Con un attacco agli impianti in Arabia, i ribelli Houti dello Yemen hanno fatto saltare il 5% delle forniture mondiali di greggio. La compagnia petrolifera Saudita, Saudi Aramcom, prevede di ripristinare entro oggi il 30% della fornitura petrolifera quotidiana. I due siti attaccati sono stati quello di Abqaiq, che dispone del più grande impianto di lavorazione di petrolio al mondo, e quello di Khurais.
Il mercato teme una pericolosa escalation nelle tensioni geopolitiche. Gli Houti non dovrebbero aver fatto tutto da soli, vista la…