6 Luglio 2021

ENI RECOVERY: gli Emirati Arabi si impuntano, il petrolio sale

di Carola Taglianetti

Il petrolio WTI è in rialzo del 2% a 76,8 dollari il barile, dopo il mancato meeting di ieri dell’Opec+. Il greggio del Texas è sui massimi degli ultimi sei anni. Per chi vuole investire indirettamente nel settore del petrolio suggeriamo un certificate emesso da BNP Paribas denominato “Eni Recovery 80” con codice Isin XS2221235422 sull’azione ENI. Un solo sottostante e un’unica condizione per chiudere l’investimento con successo.

 

Comunicazione di marketing

Il petrolio WTI è in rialzo del 2% a 76,8 dollari il barile, dopo il mancato meeting di ieri dell’Opec+. Il greggio del Texas è sui massimi degli ultimi sei anni.

L’incontro si è concluso con nulla di fatto, non si è arrivati ad alcun accordo sull’aumento della produzione di greggio vanificando così le richieste di idrocarburi per sostenere la ripresa del dopo pandemia. Ma cosa è successo?

Gli Emirati Arabi Uniti, quarto produttore al mondo, si sono opposti alla proposta di rinviare di 8 mesi la revisione della politica dei tagli e non ha accettato l’aumento di solo 400 mila barili al giorno tra agosto e settembre. Il governo di Abu Dhabi ha iniziato ad incrementare la propria capacità produttiva investendo in nuovi giacimenti di petrolio e gas, da qui nasce la richiesta di rivedere il meccanismo con cui i singoli paesi dell’Opec+ contribuiscono ai tagli.

La richiesta non è stata accolta da altri membri dell’organizzazione,…

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