16 Aprile 2021

FOS: lo sforzo innovativo comincia a pagare

di La redazione

Le risorse generate dalla progettazione e realizzazione di soluzioni software per aziende industriali, sono messe al servizio dei progetti più visionari, quelli che promettono cambiamenti epocali

 

Non c’è crescita se non si rischia e non si investe, soprattutto se si guida un’azienda che ha come scopo l’innovazione. Lo sa bene Enrico Botte, 45 anni, amministratore delegato della genovese Fos, società innovativa dei servizi digitali quotata al segmento AIM di Borsa italiana. Fos ha chiuso il 2020 con una crescita dei ricavi dell’11% a 10,8 milioni di euro su basi omogenee, ma se si tiene conto dell’acquisizione di InRebus Technologies, perfezionata a dicembre, la crescita diventa del 33% a 13 milioni di euro.

Se questi sono i numeri dei ricavi, si capisce che non è uno sforzo da poco per questa aziende spendere ogni anno oltre 2 milioni di euro (il 20% dei ricavi) in Ricerca e Sviluppo, con l’obiettivo di avviare progetti di innovazione per il trasferimento tecnologico al mercato. Dice Botte: “Abbiamo un’attività molto intensa di open innovation, intesa come trasferimento di nuove tecnologie che in alcuni casi hanno potenzialità disruptive, in grado di…

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