31 Luglio 2020
Il valore aggiunto dell’impronta ESG
Bnp analizza i fattori di rischio ambientale, sociale e di governance da tenere in considerazione nella costruzione dei portafogli
Comunicazione di marketing
Impronta ESG cuore pulsante di mercato. L’approccio alle tematiche sostenibili è oggi caratterizzato da investitori ed aziende sempre più sensibili a quelle che sono le tematiche di responsabilità ambientale, sociale e di governance.
Anche dal punto di vista degli investimenti, la componente ESG sta diventando sempre di più l’ago della bilancia del processo valutativo aziendale e nella valutazione del rischio nella costruzione dei portafogli. Molte sono infatti le agenzie di rating che valutano gli asset aziendali fornendo una linea guida per la scelta di portafogli costruiti su asset sostenibili e caratterizzati da una maggiore resilienza sul lungo periodo.
Il contesto globale attuale, fortemente colpito dall’epidemia da COVID-19 e dalle manifestazioni svoltesi in tutto il mondo contro le disuguaglianze sociali, hanno messo ancora più in luce l’importanza della sostenibilità sociale per le imprese, che si somma alla più urgente tematica ambientale a livello omnisettoriale.
In questo scenario macro, l’evoluzione nell’impiego di fonti alternative basate su energia pulita e su tecnologie sempre più evolute è ampiamente supportata dalle normative annunciate dai governi e dalle pubbliche autorità. In prima fila troviamo la Commissione Europea che, per le prossime decadi, ha previsto, in materia di investimenti sostenibili, rigide disposizioni per prossimi trent’anni. Ne avevamo parlato lo scorso dicembre nell’articolo ESG: Cambiamenti previsti al 2020-2030-2050.
In un contesto che pretende una rapida evoluzione, gli esperti di Bnp hanno studiato diverse opportunità di investimento relative al comparto energetico, bancario e industriale, con focus principale su quelle aziende che forniscono soluzioni per la decarbonizzazione dei segmenti produttivi, l’elettrificazione, l’utilizzo di biocarburanti, il controllo mediante i test dell’inquinamento e la conversione in energia solare ed eolica.
Nella tabella seguente riportiamo 11 prodotti aventi caratteristiche similari in termini di struttura: un unico sottostante azionario, un premio con scadenza trimestrale e barriera cedola al 70% e scadenza al 2023.
L’universo di investimento sopra riportato, spazia dall’energia solare ed eolica alle batterie, all’elettrificazione, all’edilizia verde, ai biocarburanti, al controllo e ai test d’inquinamento.
In termini di rendimenti, Edward Lees, Co-head of Environmental Strategies Group dell’asset manager di Bnp Paribas, fa notare come queste nuove necessità siano una chiara opportunità di crescita, ormai imprescindibile per tutti i settori.
L’Unione europea ad esempio, prevede che sarà l’idrogeno lo strumento chiave per gli obiettivi del Green Deal al 2050, con investimenti cumulativi in idrogeno rinnovabile che, in Europa, si stima potranno generare un fatturato pari a 140 miliardi di euro entro al 2030, dagli attuali 2 miliardi.
L’economia dell’idrogeno potrebbero rappresentare una grande opportunità a lungo termine, arrivando a generare oltre 400 miliardi di euro entro l’anno, obiettivo previsto al 2050.
Forme d’investimento sostenibile richiedono finanziamenti su larga scala e rigidi parametri di valutazione a cui le aziende devono sottostare per acquisire un idoneo giudizio da parte delle agenzie di rating, le maggiori delle quali sono: RobecoSAM, Sustainanalytics, ISS, Refinitiv e VigeoEiris, leggi qui per approfondire.
Bnp Paribas ha scelto di avvalersi del rating ESG di Vigeo Eiris al fine di emettere sul mercato Italiano una gamma di prodotti con sottostanti società europee che si contraddistinguono per l’integrazione dei principi ESG nelle loro attività e nei loro processi decisionali interni.
Nelle società che trovate nella selezione precedente, la casa di investimento francese ha selezionato le 10 best in class per ogni settore di appartenenza. Vigeo Eiris ha escluso dal ranking le società con un punteggio ESG inferiore a 50/100. L’universo investibile di riferimento è l’Eurostoxx 600:
Tra le migliori spiccano Axa, prima su 49 società del settore assicurativo, Enel, terza su 67 società del campo energetico e Accor, seconda su 50 realtà operanti nel mondo del turismo.
Mai come oggi l’investitore dispone di opzioni per integrare la sostenibilità nel proprio portafoglio, con la possibilità di selezionare tematiche che perseguano specifici trend che sposino nuovi benchmark di mercato. Prendere in considerazione le società resilienti e all’avanguardia in questo campo, potrebbe quindi ripagare con buoni ritorni in futuro.
Quando gli investimenti sono green infatti, anche i ritorni sono sostenibili. Le prestazioni di società con elevati parametri ESG risultano infatti essere più stabili nel tempo, in quanto meno influenzabili dalle flessioni di mercato, avendo un termine più lungo per performare nella lenta transizione verso un mondo a basse emissioni di carbonio.
I prodotti consigliati saranno disponibili sulla pagina: https://investimenti.bnpparibas.it/esg.
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