7 Settembre 2020
Incognita del settore tech, sbandata o rallentamento?
Qualcosa all'orizzonte sta cambiando e il calo di settore registrato tra giovedì e venerdì ne è testimonianza. La ragione del ribasso è la debolezza dei mercati tecnologici in America, che ha portato ad un calo generalizzato del Nasdaq e dei settori dipendenti dai big tech. Un’interessante soluzione per approcciare il comparto approfittando di questa fase di transizione di settore, è il Cash Collect studiato da Unicredit, Isin DE000HV4G4R1 con sottostanti ASML Holding, Infineon Technologies e STMicroelectronics che già a novembre staccherà una maxicedola condizionata del 6,7% se i tre sottostanti non perderanno oltre il 50% dal livello iniziale. Vediamolo nel dettaglio.
Comunicazione di marketing
Il settore tech frena la sua corsa inarrestabile. I titoli del comparto non si sono mai fermati durante i lockdown e dopo aver approfittato della ripresa economica estiva, scalano la marcia in piena corsa.
A livello globale, in Cina l’indice Pmi di agosto, comunicato la scorsa settimana, è cresciuto a 55,1 punti (50 punti indica un’economia in espansione). Buone notizie anche dagli Usa con l’indice Ism manifatturiero a 56 punti, sopra ai 54,8 stimati.
Da inizio anno il Nasdaq, l’indice che raccoglie i maggiori titoli tecnologici Usa, guadagna il 26% movimento simile per il Sox, l’indice che raccoglie i maggiori produttori di semiconduttori che ha totalizzato un +19% da inizio anno. La correlazione fra due indici è molto stretta, i produttori di chip sono infatti i maggiori fornitori per i big tech americani, con Apple che ha la scorsa settimana ha richiesto ai fornitori di produrre almeno 75 milioni di cellulari 5G per la fine dell’anno,…